Il canto del ribelle
- Leda Franceschini
- 24 ago 2021
- Tempo di lettura: 3 min
La mitologia norrena raccontata da Loki.

In ogni caso, il Fuoco è difficile da controllare: volatile, imprevedibile. Non sto cercando di giustificarmi ma essere agitato fa parte di me. Surt avrebbe dovuto saperlo; anche Odino. Entrambi hanno avuto ciò che dovevano aspettarsi.
Quando Loki, dio delle fiamme, intelligente e ingannatore, diventa fratello di sangue di Odino e si reca con lui ad Asgard, l'accoglienza non è delle migliori. Loki è sotto la protezione del Padre degli dei, ma tutti lo trattano con diffidenza. Per Loki è impossibile entrare a tutti gli effetti nella schiera delle divinità di Asgard, sia per la volontà degli altri dei, sia per la sua stessa natura ribelle.
Presto le cose sono destinate a cambiare. Una profezia ha annunciato l'imminente fine del mondo: Ragnarok. Loki sfrutta la sua astuzia per proteggere gli dei, ma questi si dimostrano solo capricciosi.
Loki quindi dovrà scegliere da che parte stare, se difendere gli dei durante Ragnarok o guidare i nemici contro Asgard e portare a compimento la profezia.
Il protagonista e narratore è Loki. Egli racconta alcuni tra i più noti miti norreni dal suo punto di vista: si parte dalla creazione, fino ad arrivare alla fine di tutto, Ragnarok. Alcuni miti sono stati leggermente modificati in modo tale da inserire la figura di Loki, altrimenti assente, in modo da permettere la narrazione dei vari eventi dalla sua prospettiva.
Loki era un demone che viveva nel Caos, ma per curiosità decide di assumere l'aspetto di un uomo e recarsi in un mondo a lui ignoto. Le sensazioni che prova, il freddo, la fame, erano sconosciute fino ad allora. In questo contesto avviene il primo incontro tra lui e Odino. Il Padre degli dei convince Loki ad allontanarsi dal mondo del Caos ed entrare a far parte della schiera delle divinità di Asgard. Loki non può tornare nel suo vecchio mondo, in quanto è stato marchiato da Odino con una runa, quella del fuoco, che rappresenterebbe la sua vera natura.
Dopo il suo arrivo ad Asgard, Loki deve confrontarsi con le altre divinità, a volte le aiuta, altre volte, nel tentativo di salvarsi la pelle, crea solo difficoltà. Tra i miti raccontati troviamo la storia del misterioso uomo che propone di costruire delle mura indistruttibili attorno ad Asgard con l'aiuto del suo cavallo, la sfida tra nani per la realizzazione del miglior dono per gli dei, il viaggio di Loki e Thor nella terra dei giganti, e molti altri. I miti narrati seguono un filo conduttore che parte dalla creazione e termina con Ragnarok.
In queste storie, Loki gioca un ruolo fondamentale, sia in modo positivo che negativo. Il dio cerca di mostrare agli altri la sua onestà e lealtà, sfrutta le sue capacità per salvare in diverse situazioni gli Asi (le divinità di Asgard). I suoi sforzi, tuttavia, non sono apprezzati, e Loki si allontana sempre più dalle altre divinità. Alla fine, il dio deve scegliere da che parte stare.
L'autrice utilizza un linguaggio molto ironico, in certe parti tagliente, che si addice alla natura ribelle del dio. Loki non esita a mentire alle altre divinità o a elaborare piani quasi irrealizzabili pur di salvare se stesso. All'inizio, questo suo modo di fare e di pensare potrebbe sembrare quasi odioso, ma col proseguire della storia il lettore inizia a conoscere meglio il personaggio e a intuire le motivazioni dietro le sue azioni.
Consiglio "Il canto del ribelle" agli appassionati di mitologia, penso che troverebbero questo libro interessante e coinvolgente, in quanto permette di riscoprire i miti norreni da un punto di vista diverso e originale.
Titolo: Il canto del ribelle - La vera storia di Loki
Autrice: Joanne Harris
Genere: Narrativa, fantasy
Casa editrice: Garzanti
Pagine: 319
Prima pubblicazione: 2014
Età di lettura: 13+
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