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Marina

  • Immagine del redattore: Leda Franceschini
    Leda Franceschini
  • 21 giu 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 19 lug 2020

Una Barcellona dalle tinte gotiche e un mistero sepolto da troppo tempo.



Tutti custodiamo un segreto chiuso a chiave nella soffitta dell'anima.

Barcellona, fine anni ’70. Oscar Drai passa gli anni della sua adolescenza in collegio, in un’atmosfera cupa e quasi sofferente. Tutto cambia quando un giorno, allontanandosi da quel luogo, conosce Marina, una ragazza all’incirca della sua età, e il padre Germàn, un pittore dal passato misterioso. La vita di Oscar non sarà più come prima.

I due ragazzi dovranno affrontare misteri occultati fin da troppo tempo in una Barcellona dalle sfumature gotiche. Il libro ruota attorno alla figura di Michail Kolvenik, un uomo quasi dimenticato e dal passato oscuro il cui destino si intreccerà irrimediabilmente con quello dei due ragazzi.


Questo è il primo libro di Zafón che abbia mai letto. Ho trovato il linguaggio molto scorrevole e con passaggi a dir poco meravigliosi: ogni frase ha la sua importanza, il suo scopo e la sua bellezza. Nel libro viene trattata la tematica della morte, della sua accettazione e del tentativo di non arrendersi ad essa, indipendentemente dalle conseguenze. L’autore riesce a costruire atmosfere inquietanti che causano un’irrimediabile angoscia nel lettore che si avventura tra le pagine.

La vicenda è sicuramente particolare e per nulla scontata, in grado di tenere col fiato sospeso fino all’ultimo.


 

Ho scritto questa recensione prima della recente scomparsa dell'autore e ci tenevo ad esprimere il mio dispiacere: penso che, al di là di un libro, ci sia sempre una persona di cui bisogna tenere viva la memoria.


 

Titolo: Marina

Autore: Carlos Ruiz Zafón

Genere: thriller

Prima pubblicazione: 1999

Casa editrice: Mondadori

Lunghezza: 310 pagine


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