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Miss Peregrine: La casa dei ragazzi speciali

  • Immagine del redattore: Leda Franceschini
    Leda Franceschini
  • 20 nov 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

E se non fossero solo delle storie?


Ci aggrappiamo alle favole finché il prezzo da pagare per le nostre illusioni diventa troppo alto.

Jacob Portman da piccolo adorava ascoltare le storie del nonno, Abe, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi: raccontava sempre di bambini dotati di poteri speciali che vivevano in una grande casa insieme alla direttrice, Miss Peregrine. C'era una bambina che sapeva evocare il fuoco, uno era invisibile, una era più leggera dell'aria, al punto che per evitare che volasse via doveva indossare delle scarpe pesantissime. E poi c'erano i mostri: creature orride e con tentacoli che uscivano dalle loro bocche, si nutrivano degli Speciali.

Crescendo, Jacob si rende conto che quelle storie non sono altro che invenzioni del nonno. O forse no?

Un momento preciso spaccherà in due la vita di Jacob, nel Prima e nel Dopo. Ha ormai quindici anni quando riceve una strana telefonata dal nonno. Dov'è la chiave?

Il nonno è sconvolto, ha il fiatone. Stanno venendo a prendermi.

Jacob decide di andare dal nonno per controllare la situazione, ma giunto sul luogo si rende conto che tutto è a soqquadro. Nel bosco vicino trova il nonno senza vita. Per un istante lo vede: un mostro, come quelli di cui parlava Abe.

Tutto ha inizio da questo ritrovamento, prima la crisi, poi il tentativo di andare avanti: con il padre, Jacob si reca nel luogo in cui ci sarebbe l'orfanotrofio, la casa dei ragazzi speciali.

Possibile che ci fosse un granello di verità dietro alle storie raccontate dal nonno?

Possibile che quei bambini siano ancora vivi e che una minaccia oscura sia in agguato?


Ho trovato questo libro molto originale, capace di catturare l'attenzione fin dalle prime pagine.

Certe situazioni risultano particolarmente inquietanti e fanno sorgere nel lettore diversi interrogativi che vengono chiariti col proseguire della lettura.

Il linguaggio è semplice e a tratti ironico, capace di strappare un sorriso nonostante l'atmosfera cupa e surreale di certi passaggi.

Mi hanno colpita molto i personaggi, ciascuno diverso, unico, non solo per le loro abilità, ma anche per la loro personalità e modo di fare.

Il lettore è inoltre in grado di costruire con facilità nella propria mente l'immagine dei luoghi senza tempo del libro: dalla casa nell'Anello di Miss Peregrine al Priest Hole, luoghi che trasmettono sensazioni e presentimenti. Ho trovato veramente facile immaginare il mondo nel quale si svolge la vicenda.

Ho apprezzato molto le fotografie d'epoca inserite nel libro che mostrano i ragazzi speciali. Queste consentono di far viaggiare la mente indietro nel tempo e aiutano a dare un contesto e un'atmosfera molto particolare alla storia.

Il libro termina in sospeso: Miss Peregrine: La casa dei ragazzi speciali è il primo libro di una saga costituita attualmente da cinque libri in tutto e uno spin-off. Seguono dunque: Hollow City - Il ritorno dei ragazzi speciali di Miss Peregrine, La biblioteca delle anime, La mappa dei giorni, Miss Peregrine - La conferenza delle Ymbryne.

Dal primo libro è stato inoltre tratto un film nel 2016.

 

Titolo: Miss Peregrine: La casa dei ragazzi speciali

Autore: Ransom Riggs

Genere: narrativa fantasy, horror fiction, dark fantasy

Prima pubblicazione: 2011

Lunghezza: 383 pagine

Casa editrice: Rizzoli

Target: 12+


 

Trailer del libro


 

Trailer del film


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