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Pianoforte vendesi

  • Immagine del redattore: Leda Franceschini
    Leda Franceschini
  • 5 ago 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 11 ago 2020

È la notte dell'Epifania a Bellano e il Pianista è pronto a colpire di nuovo...



Si era accorta subito, dice la donna, che nel mondo tutto è musica. Il lago, le montagne, i cieli, le stelle, l'aria, le stagioni. Anche i passi della gente per la strada, anche le parole che si scambiano, e i sorrisi, le strette di mano. Tutto. Una musica. L'aveva sentita verso i quindici anni. S'era innamorata. La musica era diventata il suo unico amore.

A Bellano la notte dell’Epifania è sera di festa e il Pianista, un ladro di professione chiamato così per le sue mani lunghe e affusolate, ha intenzione di approfittarne.

Il ladro si imbatte in un cartello posizionato su un vecchio portone che annuncia a grandi lettere «Pianoforte vendesi». Un’ironia della sorte, pensa il Pianista.

Dopo una cena al ristorante, l’uomo si rende conto che c’è brutto tempo, perciò la gente preferisce restare rintanata in casa: questo è certamente un problema per il ladro. Decide di entrare nell’edificio col pianoforte e dare un’occhiata.

L'uomo dovrà quindi scegliere tra buone e cattive azioni, in un’atmosfera misteriosa nella quale è quasi impossibile distinguere il legale dall’illegale, il giusto dallo sbagliato.


Questo libro, di nemmeno cento pagine, non è particolarmente ricco di colpi di scena, ma ho trovato la lettura molto piacevole, presenta inoltre risvolti quasi comici.

È un libro leggero e che a mio parere vale la pena leggere.

Essendo piuttosto breve, consiglio di leggerlo in una sola volta, in modo tale da gustarsi a pieno la storia.

Titolo: Pianoforte vendesi

Autore: Andrea Vitali

Genere: narrativa

Prima pubblicazione: 2009

Casa editrice: Garzanti

Lunghezza: 88 pagine

Target: 12+



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